Il riconoscimento al Comune mugellano, tra i 755 in Italia
La Biblioteca Comunale “E. Balducci “ di Barberino di Mugello ha ottenuto la qualifica di “CITTÀ CHE LEGGE” per il triennio 2024/’26 con la quale il Centro per il libro e la lettura riconosce e sostiene la crescita socioculturale delle comunità urbane grazie alla diffusione della lettura come valore riconosciuto e diffuso. Sono 755 i Comuni italiani ad aver conseguito questo titolo e tra questi, in Mugello, il Comune di Barberino.
L'ottenimento della qualifica consentirà ai Comuni che ne sono in possesso di partecipare ai bandi di finanziamento di Città che legge per l'arco temporale di riferimento.
L'apertura nel 2022 della libreria indipendente Capitolo 7 ha potenziato fortemente la rete culturale locale (ricordiamo che tra i requisiti essenziali per ottenere la qualifica c'è la presenza sul territorio comunale di almeno una libreria oltre a una biblioteca pubblica) arrivando alla sigla nel 2023 del Patto locale per la Lettura, sottoscritto da scuole, associazioni, realtà locali e singoli cittadini.
“È per noi il riconoscimento di un lavoro appassionato e competente - commenta l’Assessora alla cultura del Comune di Barberino Anna Nuti – un lavoro che, da tanti anni, garantisce alla nostra comunità l'accesso ai libri e alla lettura come strumento di formazione e crescita individuale e collettiva oltre ad essere fautore di socializzazione tramite progetti interdisciplinari e di connessione con il tessuto sociale. Ora questo riconoscimento ci sprona a continuare nei prossimi anni il lavoro di ascolto e coinvolgimento della comunità locale per co-progettare nuove azioni culturali da presentare al prossimo bando di finanziamento Cepell. L'idea centrale che ci guiderà, conclude Nuti, sarà sempre che i cittadini di una "Comunità che legge", giovani e adulti che siano, hanno nella lettura un potente strumento per interpretare la complessità della società in cui vivono e maggiori capacità di entrare in relazione con sé stessi, con l'altro e con la natura di cui siamo tutti parte”.