Mostra fotografica "Quello che non è"

Inaugurazione mercoledì 18 luglio Piazzetta della Chiesa

Mostra fotografica  “Quello che non è”

 Orari di apertura della mostra fotografica:

  • 18 luglio 2018 dalle ore 21,00 alle 23,00
  • 21 luglio 2018 dalle ore 9,00 alle 12,00
  • 25 luglio 2018 dalle ore 21,00 alle 23,00
  • 28 luglio 2018 dalle ore 9,00 alle 12,00


Si tratta di una selezione di immagini scattate in 15 anni, dal 2003 al 2018.


Sono immagini riprese durante vacanze, viaggi, spesso rubate in fretta per
riuscire a cogliere l'attimo preciso.
La raccolta è caratterizzata dalla quasi totale assenza della figura umana. Ma è
un'assenza solo apparente perchè l'uomo, mai inquadrato, è presente in realtà
attraverso le sue opere, le sue costruzioni, le sue macchine, i suoi lavori, le sue
contaminazioni dell'ambiente.
Unica eccezione la figura umana imprigionata nella cabina telefonica  che
sembra lottare per difendere il proprio spazio conteso alle altre figure presenti
nei manifesti.
Nel lavoro di Patrizia Carpini si riscontra una ricerca continua del particolare del
dettaglio, dell'insolito, del non convenzionale. Come non convenzionale è
l'immagine della Torre di Pisa che appare riflessa sui vetri di una antica finestra
quasi in un gioco sottile a scomporre e ricomporre l'immagine stessa.
O come i tubicini per collane, visti su una bancarella del mercato di Prato che
avvolgono l'occhio dell'osservatore catturandolo con mille spire colorate quasi
fossero scie di stelle di una galassia lontana.
A tratti sembra quasi che la macchina fotografica diventi un amplificatore
dell'occhio stesso, concentrato ad esaltare il particolare. Quello che ne deriva è
un lavoro per sottrazione, un lavoro a togliere contorni o sovrastrutture per
arrivare il più vicino possibile al nucleo dell'oggetto osservato. Certo questo
vuol dire fare delle scelte narrative particolari, rinunciando alla cornice o alle “scenografie” per mettere a nudo il tema principale nella sua statica freddezza.
Significa soprattutto lavorare per cogliere i dettagli nascosti, i particolari
inaspettati di quello che non appare, quello che va oltre l'immagine, significa
lavorare per far scoprire “quello che non è”.